Mentre pianificavamo il nostro viaggio, amici e parenti ci hanno spesso chiesto: “Ma Cipro è pericolosa?”

Ovviamente ci siamo informati sul sito della Farnesina, e alla fine abbiamo deciso di inserire nel nostro giro dell’isola anche due località della cosiddetta “Repubblica di Cipro Nord”, ovvero la parte occupata dai turchi.

 

Abbiamo scelto come basi la bellissima Kyrenia e l’affascinante Famagusta. Noi ci siamo mai sentiti in pericolo per nessuna ragione, la gente è sempre stata gentile e cordiale, c’è parecchio movimento e vita notturna e tantissimo da vedere. Sarebbe un peccato farsi spaventare da chi dice che questa zona di Cipro è pericolosa.

 

L’unica cosa diciamo “strana” è il fatto di dover passare una dogana, esibire i documenti (basta la carta d’identità) e compilare un visto.

 

Infatti, la zona occupata di Cipro non è riconosciuta dagli altri Stati, tra i quali anche l’Italia, e per questo molti hanno paura a visitarla.

La cosa bizzarra è che per gli abitanti della “Repubblica di Cipro”, ovvero la parte greca, questo pezzo dell’isola non esiste. Cambiano infatti discorso se si chiedono indicazioni e ci è capitato addirittura che alcuni negassero l’esistenza della Cipro Nord occupata dai turchi.

Per passare dalla parte greca a quella turca ci sono solo 3 possibilità: Nicosia, Famagusta e Guzelyurt. Noi abbiamo scelto quest’ultima, essendo la più comoda per noi.

Il paesaggio nella Cipro occupata è molto differente e molto meno sfruttato a livello turistico.
Il mare è però spettacolare, limpidissimo e caldo, soprattutto nelle spiagge vicine a Kyrenia. Le cittadine sono belle, curate e tranquille e gli abitanti sempre disponibili.

 

La moneta è la lira turca e si spende molto di meno sia per gli alloggi che per i vari acquisti, pranzi e cene.

Quello che voglio dirvi è che è si un territorio occupato abusivamente, ma se la vostra paura nasce dalla possibile pericolosità di questo luogo, posso dirvi la mia, e cioè che è un posto tranquillo, molto bello e vivibile.

Non ci sono scontri, guerre o altri problemi tra le due popolazioni, ne tanto meno assalti a turisti o cose del genere.

Ovviamente ci sono anche valide ragioni per cui decidere di non andarci, non ho infatti trovato informazioni certe per capire se, nel caso dovesse succedere qualcosa, ci si può recare in ospedale o alla polizia, o denunciare qualcosa di accaduto. In effetti siamo in un punto che per gli altri Stati “non esiste”.

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