Lefkada si trova nello Ionio e in realtà non è proprio un’isola, visto che è collegata alla terra ferma ellenica tramite un ponte mobile.
Ci sono per questo vari modi per arrivare a Lefkada: via aerea, via mare e via terra.

 

Le circostanze che ci hanno portati qui sono state diciamo molto “particolari”. Avevamo un mese a disposizione e il nostro itinerario iniziale era: Cefalonia, Zante e parte del Peloponneso. Tutto ciò nel mese di agosto, senza alcuna prenotazione e senza nessun progetto preciso, proprio come piace a noi! L’unica cosa certa era il volo di andata su Cefalonia e il volo di ritorno da Kalamata.

Bene, Cefalonia e Zante le abbiamo visitate. Da Zante proseguiamo con il traghetto verso Killini e, appena sbarcati, inizia la nostra disavventura.

Avevamo in mente di noleggiare un’auto per 10 giorni e girare parte del Peloponneso, spingendoci nel Mani, ma questo sogno svanisce in men che non si dica. Constatiamo che sulla terra ferma greca non è possibile noleggiare senza carta di credito, nonostante noi avessimo chiamato la sera prima e l’agenzia ci avesse confermato che non ci sarebbe stato alcun problema e che andava bene un pagamento in contanti.

Le stesse persone dell’agenzia negano di aver mai detto una cosa simile, così ci ritroviamo a girare per Killini con i bagagli alla ricerca di un noleggio, senza successo.

Un signore del posto ci consiglia di recarci all’aeroporto di Patrasso e provare li, prendiamo quindi il bus, ma l’aeroporto è chiuso! Si, avete sentito bene, proprio chiuso. Viene infatti aperto solo quando decollano o atterrano voli, legati per la maggior parte a tour operator!

Ma non finisce qui, tentiamo di prelevare del contante per prendere un taxi che ci riporti in qualche centro abitato, ma, sorpresa, il prelievo non funziona! Siamo a corto di contanti, fa un caldo opprimente e mi viene da piangere.

Prendiamo i nostri bagagli e ci incamminiamo nel nulla, sotto un sole cocente. Il villaggio più vicino, Araxos, si trova a quasi 3 km e bisogna percorrere uno stradone senza marciapiedi, dove le poche macchine che passano sfrecciano ad una velocità assurda.

Fabri fa un tentativo di auto-stop e, non ci crederete, la prima auto si ferma subito! Una gentilissima coppia di bulgari, ci carica in macchina per portarci alla fermata autobus più vicina per raggiungere poi il centro di Patrasso.

Cerchiamo subito un bancomat, poi un altro e un altro ancora, ma la carta non funziona! Abbiamo del credito residuo sulla ricaricabile e così riusciamo a trovare un hotel per dormire almeno una notte, comprarci un pita gyros e pensare a cosa fare.
Ovviamente tutto questo accade di sabato pomeriggio, quando oramai le banche di Patrasso sono chiuse.

Riesco però a contattare il call center della mia banca, la carta è quasi sicuramente smagnetizzata, chiedo così di fare un bonifico sulla ricaricabile ma non arriverà prima di lunedì. Siamo fregati!

Se pur sconfortati, facciamo comunque un giro perlustrativo di Patrasso, in attesa che ci venga in mente qualcosa di geniale!

 

Non potete immaginare quanto abbiamo mangiato il mattino dopo a colazione, oltre ai panini che si siamo messi nella borsa! Giuro, di solito non facciamo queste cose, ma non sapevamo come sarebbe finita questa storia dei soldi!
Restare a Patrasso per 10 giorni sarebbe stato un suicidio, non ci sono spiagge nei dintorni e non sapevamo come spostarci senza auto!

Guardando degli opuscoli alla reception mi salta all’occhio una spiaggia turchese, bellissima, e la scritta “Lefkada”. Lo apro e, oltre alle immagini, ci sono gli orari degli autobus per raggiunge questo posto da Patrasso, il prossimo parte fra due ore!

L’unico dilemma rimane: come pagare i biglietti? Una lampadina si accende nella testa di Fabri, “prendi i bagagli e corriamo verso la stazione dei bus!” Lo seguo, mi spiega il suo piano, così entro nella biglietteria e faccio il seguente tentativo: spiego la situazione ai due ragazzi, lascio loro i pochi contanti che mi rimangono in tasca, insieme alle fotocopie dei nostri documenti e della carta di credito, chiedendo loro i biglietti in cambio di un pagamento posticipato a lunedì mattina, tramite bonifico.

Bene, le due anime pie accolgono la nostra richiesta, stampano i biglietti e poco dopo ci ritroviamo sull’autobus per Lekfada, esausti ma felici.

 

Sul tragitto cerchiamo un alloggio che non richieda la carta di credito o il pagamento anticipato e due ore dopo incontriamo Yannis alla stazione di Lefkada, che ci porterà nel nostro appartamento a Vassiliki, “Amarandos Studios“.

 

Raccontiamo anche a lui la nostra disavventura, finalmente con il sorriso sulla bocca, così ci aiuta a noleggiare lo scooter da un suo conoscente e ci invita a fermarci con lui e i suoi genitori per la cena, nel giardino che circonda gli studios.

Passiamo una bellissima serata, con arrosticini, verdure e qualche bicchiere di vino! I greci e la loro Philoxenia ci sorprendono ancora una volta.

Dopo questo doveroso paragrafo, vi parlo un po della bellezza di Lefkada, l’isola turchese.

LE SPIAGGE DI LEFKADA

Nella parte orientale di Lefkada si trovano le baie più riparate, con acqua calma e mare cristallino. Il lato occidentale è invece una meraviglia per gli occhi: coste selvagge, lunghissime spiagge e mare di un turchese che non avevo mai visto prima..sembra quasi finto!

AMOUSSO è la spiaggia più vicina al nostro alloggio, piccola ma bellissima, di ciottoli bianchi. Ci sono ombrelloni e sdraio ad un prezzo esageratamente economico: 3€! Si è rivelata fantastica per fare l’ultimo bagno della giornata, prima di rientrare a casa.

 

AGHIOFILI è raggiungibile con il caicco da Vassiliki, molto bella e con acqua cristallina.

 

SIVOTA è invece un porticciolo fiabesco, con poca spiaggia e molti pescherecci che riforniscono le taverne del posto.

 

MIKROS GIALOS, una delle più belle. Ci siamo accorti che nei giorni ventosi è molto riparata, anche se le correnti restano forti e l’acqua abbastanza fredda.

 

DESSIMI è una piccola baia naturale, che a guardarla sembra quasi un lago. L’acqua è calmissima, qui ci ho fatto delle lunghe nuotate, dimenticando totalmente il rumore della musica del campeggio alle spalle della spiaggia.

 

NIDRI è una spiaggia molto mondana e affollata, con una vista stupenda sulle isole di Skorpios, Sparti e Maduri e la vista dall’alto su tutta la “laguna”.

 

Non lontano da Nidri si trovano le spiagge sabbiose di NIKIANA e LIGIA, con acqua sempre fantastica e mare calmo.

 

AGHIOS IOANNIS, con i suoi mulini a vento, è il paradiso dei surfisti . Noi non siamo riusciti a fare il bagno, l’acqua era troppo fredda e agitata. Se però praticate kite, è la vostra spiaggia.

 

AGHIOS NIKITAS ha un mare così turchese che mi ha lasciato a bocca aperta! L’unico punto a sfavore di questa spiaggia è che è veramente troppo affollata e piccola, bisogna arrivare di mattina presto per godersela a pieno.

 

Le spiagge di GIALOS, KATHISMA e KALAMITSI offrono dei panorami mozzafiato, visto che per raggiungerle bisogna scendere lungo dei tornanti per qualche chilometro. Hanno tutte un mare azzurrissimo, non descrivibile a parole!

 

Kathisma è una delle più affollate di Lefkada, mentre Kalamitsi è più tranquilla, anche perché gli ultimi chilometri per raggiungerla sono di strada sterrata. Gialos è la più selvaggia e, credo, anche la più estesa.

La bellissima EGREMNI invece è una spiaggia difficile da raggiungere. Durante il nostro viaggio esistevano ancora gli scalini per scendere (circa 300), oggi invece, dopo il terremoto, si arriva tramite un sentiero o con la barca e le dimensioni della spiaggia si sono parecchio ridotte.

 

La regina di Lefkada è senz’altro PORTO KATSIKI. 100 scalini per raggiungerla, dopo una strada ricca di tornanti. Si divide in 3 piccole spiagge, tutte di ciottoli bianchi, circondate da rocce altissime. Il colore dell’acqua è anche qui un turchese profondo da togliere il fiato.

I VILLAGGI DI LEFKADA

La CITTÀ DI LEFKADA è molto bella e interessante da vedere. È divisa in due parti: quella che costeggia il porto e quella interna, piena di negozi e antiche chiesette. La sera la città si anima e diventa un posto ideale per uscire a cena o per bere qualcosa nei numerosi bar.

 

Vicino al ponte mobile di Lefkada si trova il castello di Santa Maura che abbiamo visitato l’ultimo giorno della vacanza, prima di partire. Vale la pena entrare e scattare qualche foto ricordo.

 

VASSILIKI, dove alloggiavamo noi, non è molto strategica per girare tutta l’isola, ma è comunque un villaggio molto carino, circondato dal mare e a breve distanza da spiagge bellissime. Ricordiamo con nostalgia le nostre cene “sul mare”, visto che il paesino, pieno di taverne e negozietti, si sviluppa tutto intorno al porticciolo.

 

NIDRI è, secondo me, il punto più centrale per spostarsi sull’isola. È però un molto turistica e affollata, oltre che più cara rispetto alle altre località.

 

AGHIOS NIKITAS, oltre ad avere un mare mozzafiato, è anche un posto davvero grazioso dove ho visto molti studios a prezzi vantaggiosi.

 

Abbiamo visitato poi anche il villaggio di montagna KARIA, dove in tutti i negozi vendono i ricami fatti a mano dalla gente del posto. Vale assolutamente la pena passarci qualche ora gironzolare e acquistare pensierini artigianali da portare a casa.

VI CONSIGLIO QUALCHE TAVERNA A LEFKADA

“Olive Tree” a Nidri (buonissimi gemistà).
“Vaggellaras” a Vassiliki (qui abbiamo mangiato il pesce migliore di tutta la vacanza).
“Kanioria” a Ligia (io adoro lo stifado e qua è stato ottimo, così come i dolci fatti in casa).
“Karaboulias” a Karia, piatti del giorno della tradizione greca (la moussakà che ho ordinato sarebbe bastata a sfamare una famiglia intera).

Per il ritorno prendiamo di nuovo l’autobus da Lefkada a Patrasso e poi da Patrasso a Kalamata.
Come si dice, tutto bene quel che finisce bene!

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